
Ragadi: sintomi, cause e rimedi
Cosa sono le ragadi
Le ragadi sono ferite, tagli o lacerazioni di piccole dimensioni, che interessano la pelle, le mucose o i punti di transizione tra i due tessuti.
Queste lesioni possono interessare:
- i capezzoli e le areole mammarie
- le mani o i piedi
- l’intestino retto
- le labbra.
Hanno l’aspetto di ferite aperte e vengono classificate come:
- acute, se della durata di non più di sei settimane
- croniche, se della durata di sei o più settimane.
Le ragadi possono colpire persone di tutte le età.
Quali sono le cause e sintomi delle ragadi
Le ragadi sono causate da un trauma che si verifica a livello delle mucose (come le ragadi anali), dell’epidermide (come le ragadi alle mani, alle dita, ai piedi e ai capezzoli) o dei punti di transizione tra i due tessuti (come le ragadi alle labbra). Tali lesioni sono determinate dalla ridotta elasticità del tessuto interessato, che lo predispone all’insorgenza di ferite.
Le principali cause sono:
- esposizione continua o ripetuta a stress meccanici
- esposizione a temperature eccessivamente basse o elevate
- malattie infiammatorie di vario genere
- agenti chimici.
Le ragadi al seno sono lesioni che interessano la pelle del capezzolo e dell’areola della mamma che ha avuto un parto di recente. Queste ferite si manifestano soprattutto durante i primi giorni di allattamento al seno. Sono causate dall’esposizione della cute a uno stress meccanico come:
- un’errata postura del neonato mentre si nutre del latte materno
- una poppata eccessivamente protratta nel tempo.
Anche la conformazione del seno, come nel caso di introflessione del capezzolo, può predisporre alla comparsa di ragadi. Tali ferite possono sparire spontaneamente dopo qualche tempo oppure aggravarsi. Nel caso di comparsa di ragadi all’areola mammaria o ai capezzoli è consigliabile consultare un medico.
Le ragadi alla pelle di mani e piedi, invece, sono causate principalmente da alterazioni del normale film idrolipidico cutaneo, cosa che rende la pelle della zona disidratata e dunque maggiormente predisposta alla comparsa di ferite. Tali alterazioni possono essere causate dall’uso di sostanze chimiche irritanti (come detergenti aggressivi), da traumi meccanici (come quelli da sfregamento) o da patologie (come le dermatiti). A livello delle mani, le ragadi si manifestano frequentemente negli spazi tra le dita, sui polpastrelli, sulle nocche e nelle aree intorno alle unghie mentre a livello dei piedi colpiscono soprattutto le dita e i talloni.
Tra i sintomi più comuni vi sono:
- dolore intenso,
- presenza di screpolature.
Le ragadi anali si formano, invece, a causa di difficoltà nell’evacuare. Tale difficoltà è dovuta al passaggio di deiezioni che determinano lacerazioni o abrasioni del tessuto. Altre cause delle ragadi possono includere:
- costipazione
- dissenteria
- gravidanza
- alimentazione scorretta, povera o priva di fibre.
Il sintomo principale delle ragadi anali è il dolore, che può durare da pochi minuti a diverse ore e che si manifesta in modi e tempi differenti. È per questo motivo di si parla di “sindrome dolorosa in 3 tempi”, ovvero di una sintomatologia dolorosa differente in 3 momenti successivi:
- iniziale comparsa di dolore acuto nel momento dell’evacuazione
- successiva attenuazione del dolore
- improvvisa re-intensificazione del dolore durante le ore successive.
Altri sintomi comprendono:
- prurito o fastidio
- perdite ematiche
- infiammazione
- sensazione della presenza di un corpo estraneo all’interno o nella parte esterna del retto.
Questo tipo di disturbo può creare disagio in chi ne è affetto che, per questo motivo, spesso rimanda la visita medica. Le ragadi costituiscono invece un problema molto comune e non bisogna provare imbarazzo nel chiedere aiuto. Nel caso siano presenti i sintomi sopra riportati è importante contattare il proprio medico di famiglia che effettui una diagnosi.
Le ragadi alle labbra sono dovute a un’infiammazione (come nel caso della cheilite) causata dall’esposizione a temperature estreme, dalla presenza di dermatiti o altre patologie, dall’utilizzo di cosmetici contenenti sostanze irritanti oppure a causa di apparecchi o protesi dentali.
Tra i sintomi comuni delle ragadi alle labbra vi sono:
- dolore, bruciore o prurito a livello delle labbra e della cute circostante
- arrossamento
- eritema
- desquamazione
- gonfiore.
Rimedi per trattare le ragadi
I rimedi per trattare le ragadi variano in base alla sede in cui compaiono queste lesioni.
In caso di ragadi al seno, che colpiscono le donne in allattamento, può essere utile seguire i consigli di prevenzione di seguito riportati.
- Prepararsi ad allattare: effettuare una pulizia attenta del capezzolo e asciugare l’area con delicatezza.
- Controllare che il bambino prenda in bocca tutta l’areola mammaria durante la poppata.
- Utilizzare dei dispositivi paracapezzoli nel caso in cui i capezzoli siano retratti.
- Alternare il seno offerto al bambino ogni 15 minuti di poppata.
Per trattare le ragadi al seno si consiglia di:
- utilizzare creme specifiche a base di sostanze idratanti che aiutino la cicatrizzazione
- consultare un medico.
Per il trattamento delle ragadi alle mani e ai piedi è consigliabile:
- mantenere la pelle ben pulita e asciutta
- tenere ben idratati mani e piedi utilizzando creme specifiche, come quelle a base di acido ialuronico.
In caso si manifestino complicanze, come perdita di liquido dalla ferita aperta o nel caso in cui la ferita sia particolarmente dolorosa, consultare un dermatologo.
Il trattamento delle ragadi anali, generalmente, comprende l’uso di pomate specifiche associate a lavaggi con acqua calda ripetuti più volte al giorno.
Vengono qui di seguito riportati alcuni consigli.
- Consultare un medico. Uno specialista potrà offrire delle opzioni di trattamento che lo aiuteranno a trovare sollievo dal dolore, ad alleviare i sintomi e a ridurre il rischio di recidive favorendo, così, il benessere del paziente.
- Seguire un’alimentazione ricca di fibre. Seguire una dieta equilibrata e assumere alimenti sani e cibi ricchi di fibre aiuta a prevenire la costipazione, una delle cause principali delle ragadi.
- Evitare la deidratazione bevendo molta acqua.
- Fare esercizio fisico frequente. L’attività fisica aiuta la motilità intestinale, evitando il rischio di costipazione.
- Curare con attenzione la propria igiene personale.
Qualche settimana dopo l’inizio del trattamento consigliato, è opportuno richiedere un appuntamento di controllo. Ciò consentirà al medico di verificare che la lesione sia in fase di riepitelizzazione o che mostri adeguati segni di miglioramento. Nel caso in cui i trattamenti non abbiano sortito effetto, potrebbe essere necessario contattare un proctologo, ovvero uno specialista nelle condizioni che colpiscono il retto, per un trattamento specialistico.
In caso di ragadi alle labbra, particolare importanza deve essere data alla prevenzione. È opportuno:
- non utilizzare tovaglioli sporchi o fazzoletti usati per pulirsi la bocca
- non condividere cosmetici con altre persone, come burro cacao, creme per il contorno labbra o rossetti
- evitare di inumidire o mordicchiare le labbra
- non toccarsi la bocca con dita o oggetti non puliti.
È bene, inoltre, seguire i seguenti accorgimenti:
- evitare alimenti che possono peggiorare l’infiammazione, come cibi molto caldi, piccanti, salati o acidi, idratare la zona colpita utilizzando, ad esempio, prodotti a base di acido ialuronico.
In presenza di ragadi può essere utile utilizzare creme specifiche a base di acido ialuronico dalle proprietà idratanti, che aiutano i processi di rigenerazione della pelle, promuovendo un microambiente della ferita che possa favorire la riepitelizzazione. Prima di procedere all’applicazione della crema è opportuno pulire accuratamente l’area su cui si dovrà applicare la crema.